venerdì 5 aprile 2019

IL COMUNISMO D'AMORE DI SANT'AMBROGIO


Nel suo libro sulla vigna di Tabot S. Ambrogio ha scritto:
"Quousque extenditis, divites, insanas cupiditates? Numquid soli inhabitabitis super terram? Cur eiicitis consortem naturae? et vindicatis vobis possessionem naturae? In commune omnibus, divitibus atque pauperibus, terra fundata est, cur vobis ius proprium soli, divites, arrogatis? Nescit natura divites, quae omnes pauperes generat" (cap. I,2).

S.Ambrogio -tempera su tela, cm 109 × 75
Questa pericope inizia con una condanna della plutocrazia. La "cupiditas", la cupidigia o desiderio della ricchezza, viene considerata "insana", cioè una "aegritudo animi", sintagma latino che in italiano significa "malattia dell'animo" e che nel linguaggio patristico indica il peccato. Poco più avanti S. Ambrogio condanna la rivendicazione da parte dei ricchi del diritto alla proprietà privata ("cur...vindicatis vobis possessionem naturae?" e "cur vobis ius proprium soli, divites arrogatis?") e avanza il suo progetto di un comunismo agrario per l'Impero Romano (2) fondato sul comandamento dell'amore ("In commune omnibus [...] terra fundata est").

Questa esortazione patristica ci spinge a progettare spazi sempre maggiori di autogestione sociale nella nostra società.
Sant'Ambrogio continua il suo discorso prefigurando una società di uguali senza differenziazioni in ricchi e poveri, cioè oggi diremmo una società senza classi. Poco più avanti S'Ambrogio conclude dicendo che la natura "omnes similes creat", cioé che LA NATURA CREA TUTTI UGUALI (3). Nelle parole di S. Ambrogio troviamo la fonte del motto "liberté, egalité, fraternité" della Rivoluzione Francese...
Troviamo in questo testo anche la prima formulazione del sintagma "ius soli" come fonte di diritto: "cur vobis IUS proprium SOLI, divites arrogatis?". Il concetto di ius soli sarà applicato ai processi migratori poco tempo dopo da S. Agostino, allievo di S. Ambrogio.
Questo é il grande insegnamento del Santo di fronte a cui si inginocchiò l'imperatore Teodosio e che é alla base del Magistero Sociale di Papa Francesco.

Massimo Cogliandro
Note
(1) Il sintagma "comunismo d'amore" riferito ai Padri è di Troelsche. 
(2) La proprietà dei beni d'uso naturalmente è ammessa dalla Dottrina Sociale della Chiesa. S. Ambrogio fa riferimento ai mezzi di produzione della ricchezza sociale con particolare riferimento alla terra.
Oggi la Chiesa consente in certi casi la proprietà privata dei mezzi di produzione nel caso in cui sia orientata in senso sociale (il cosiddetto "privato sociale), altrimenti resta fermo il principio enunciato da S. Ambrogio.
(3) Ho tradotto "similes" con "uguali" dopo lunga riflessione. Sul piano antropologico siamo simili per gli accidenti legati alla nostra condizione attuale, ma sul piano ontologico la nostra "similitudo" va considerata in rapporto all'Ente Supremo increato, mentre propriamente sul piano antropologico la nostra "substantia" nella gerarchia degli enti è uguale. Certamente il "similes" ambrosiano va inteso in questo senso.