La nuova genia della Mafia, che a Roma non si può chiamar tale, ha come suo referente principale, non tanto la criminalità comune o organizzata che dir si voglia, quanto il SISTEMA di ASSISTENZA (pelosa) ai cosiddetti RIFUGIATI: un fiume di soldi che viene ripartito tra cooperative, mazzieri, mazzette, ecc.
Qual è il nesso umanitario che lega l'ex capo della segreteria veltroniana al Presidente del Consiglio? E cosa c'è, oltre una militanza a destra, tra un ex sindaco e un imprenditore? Cosa hanno in comune un ex assassino e un ex terrorista? Cosa li lega? E, soprattutto, come fanno ad avere "agganci" politici in alto loco? La realtà, al di la di ogni inutile perifrasi, è una sola, inequivocabile: DENARO! Questo è l'unico NESSO UMANITARIO che, come un cordone ombelicale, lega le persone dabbene, in giacca e cravatta, a quelle meno presentabili, munite di coltelli a serramanico o della più sofisticata Makarov 9 («che tu non senti neanche il clack, e già si è allargata la macchia di sangue»). Eppure era risaputo. Adesso tutti fanno FINTA di NON VEDERE, NESSUNO sapeva e, se sapeva, era male-informato, magari in odore di RAZZISMO. Questa è la realtà che nasconde una Roma degradata, maleodorante che, forse, nessuno più riuscirà a chiamare ancora "ROMA città eterna".
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