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1. Onesti con se stessi e con chi ci è abitualmente amico;
2. Valorosi contro il nemico;
3 . magnanimi contro il vinto;
4 .cortesi - sempre.
di Friedrich Nietzsche
Da poco si sono conclusi i festeggiamenti in pompa magna per la commemorazione dei caduti. Ebbene, né sui manifesti né durante l’esercizio retorico della manifestazione é stato fatto un solo accenno alla memoria di coloro i quali, durante l’ultimo conflitto, combatterono dalla parte sbagliata per l’onore e la fedeltà agli ideali che liberamente avevano scelto.
Anche quelli erano morti. Presero le armi per cancellare l’ignominia dell’8 settembre.
Combatterono per sconfiggere la plutocrazia ed il bolscevismo. Perirono per la patria.
Tutto ciò sarebbe una normale prassi del quotidiano “agire” se non fosse per il fatto che, nell’attuale amministrazione, vi sono ben cinque consiglieri che militano in Alleanza Nazionale.
Si parla, persino nelle “alte sfere” della politica, di “pacificazione nazionale” ma, probabilmente, anche per costoro questo è solo uno dei tanti slogan per colpire un auditorio ormai inebetito dai mass-media e raggranellare qualche manciata di voti. In uno dei manifesti affissi v’era addirittura un incitamento ad esporre il tricolore alle finestre in nome (forse) d’una italianità da “sventolare”.
Noi chiediamo che si faccia di più, rifiutiamo il vecchio stereotipo fatto di folklore, massoniche coccarde, gagliardetti e distintivi. Vogliamo un pubblico dibattito, che coinvolga le varie rappresentanze politiche e cittadine per discutere serenamente di questo evento.
Forse d’ora in poi, costoro non ci chiederanno più il consenso elettorale in nome di ideali da conservare, di trasparenza, capacità ed equità di trattamento.
D’altra parte adesso è la sinistra a dare l’esempio con la riscoperta del “tricolore”.
Si può oramai affermare che il “Sistema” sia riuscito nel suo scopo:
uniformare ed omologare ogni cosa. Quanto accade nel panorama politico italiano lo dimostra senza tema di smentita. Assistiamo, ogni giorno, inermi ad un vero e proprio svilimento della politica, tant’è che quest’ultima è stata ridotta a club, cordate di amici, alleanze, patti trasversali, dove non si capisce chi tra questi sia in grado di portare oltre la ”novità” , la lealtà, la chiarezza, la trasparenza soprattutto un significativo contributo alla nostra società.
Di conseguenza, possiamo asserire che con tali costrizioni va a farsi benedire ogni iniziativa atta a riabilitare una memoria storica che è già stata scritta dalle “ penne di regime” e che nessuno può sognarsi di ridisegnare.
Attraversiamo, tutti, forse molti inconsapevolmente, un momento difficilissimo, critico, un momento dove l’egoismo e l’opportunismo regnano sovrani; un momento che, per molti aspetti, ci vede da soli ”rimanere in piedi in un mondo di rovine”.
MOVIMENTO SOCIALE - FIAMMA TRICOLORE
il Direttivo locale
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