Franco Turigliatto esce dall'aula |
Il
Governo Prodi è miseramente caduto. Ne sono felice. Rossi e Turigliatto sono
scesi finalmente dalle "stelle e sono atterrati sulla terra e vi hanno
camminato". Un mio antico sogno si è avverato. Tutto è accaduto con una
sbalorditiva fedeltà alla mia "previsione". Il ragno liberal massonico è stato
addentato. D'Alema che, col suo discorso, credeva di aver fatto breccia nelle
ali estreme, non ha tenuto in giusto conto il tradizionale atlantismo di questa
nazione. L'anti-americanismo della sinistra radicale non è (come potrebbe
apparire) un sentimento diffuso nel paese e non è gradito nelle alte sfere.
Immediatamente è incominciata - come è nella tradizione democratica dei
"comunisti" - la caccia al traditore. A ben vedere i traditori (quelli veri)
erano nella maggioranza. Sono loro che hanno tradito - con scuse davvero
meschine - le aspettative del "popolo della sinistra". Una sinistra certamente a
senso unico di cui io non condivido pressocchè nulla. Ma che in materia di
politica estera aveva le idee ben chiare. Tanti giri di parole e tantissimii
sofismi non sono stati sufficienti. Sarebbe stato necessario fare in modo che la
maggioranza avesse i numeri per governare. Invece si è preferito procedere sul
filo di un rasoio. IL risultato è stato questo. Spero solo che adesso si possa
giungere ad un governo tecnico, fatto da gente preparata, scevra da rigurgiti
populisti e massimalisti. Quello che serve al nostro Paese è un governo
autorevole fatto di persone all'altezza del compito, non di ignoranti
pressapochisti, preoccupati solo del loro tornaconto personale.