giovedì 22 febbraio 2007

Fine di una fase

Franco Turigliatto esce dall'aula
Il Governo Prodi è miseramente caduto. Ne sono felice. Rossi e Turigliatto sono scesi finalmente dalle "stelle e sono atterrati sulla terra e vi hanno camminato". Un mio antico sogno si è avverato. Tutto è accaduto con una sbalorditiva fedeltà alla mia "previsione". Il ragno liberal massonico è stato addentato. D'Alema che, col suo discorso, credeva di aver fatto breccia nelle ali estreme, non ha tenuto in giusto conto il tradizionale atlantismo di questa nazione. L'anti-americanismo della sinistra radicale non è (come potrebbe apparire) un sentimento diffuso nel paese e non è gradito nelle alte sfere. Immediatamente è incominciata - come è nella tradizione democratica dei "comunisti" - la caccia al traditore. A ben vedere i traditori (quelli veri) erano nella maggioranza. Sono loro che hanno tradito - con scuse davvero meschine - le aspettative del "popolo della sinistra". Una sinistra certamente a senso unico di cui io non condivido pressocchè nulla. Ma che in materia di politica estera aveva le idee ben chiare. Tanti giri di parole e tantissimii sofismi non sono stati sufficienti. Sarebbe stato necessario fare in modo che la maggioranza avesse i numeri per governare. Invece si è preferito procedere sul filo di un rasoio. IL risultato è stato questo. Spero solo che adesso si possa giungere ad un governo tecnico, fatto da gente preparata, scevra da rigurgiti populisti e massimalisti. Quello che serve al nostro Paese è un governo autorevole fatto di persone all'altezza del compito, non di ignoranti pressapochisti, preoccupati solo del loro tornaconto personale.

sabato 17 febbraio 2007

Infanticidio legalizzato

immagineE' di oggi la drammatica notizia di una tredicenne torinese obbligata ad abortire in seguito ad una decisione della "giustizia". Si è proprio così. Una ragazzina che frequentava la terza media, ingravidata da un quindicenne, senza che vi fosse alcuno stupro, decide sin dall'inizio di tenere il bambino. La "famiglia" sconsiglia alla ragazza di tenerlo, perchè "troppo piccola". Ma la giovane mamma non desiste dai suoi propositi, anche perchè non v'e stata alcuna violenza. Ciò nonostante interviene un "giudice" che decide in opposizione alla manifesta volontà della madre. L'intervento abortivo - che per una ragazzina della sua età non è cosa di poco conto - mette a rischio il suo equilibrio psichico. Infatti, l'Asl è costretta a chiederne il ricovero dopo ripetute crisi depressive. Questa notizia, giustamente riportata in prima pagina da "la Stampa", non ha avuto il seguito che meritava su altre testate giornalistiche, nemmeno nella televisione di Stato. Ma quasi tutti - come al solito - sono concordi con la decisione presa dal giudice. E dire che le femministe hanno perso la voce per gridare che "il diritto della procreazione spetta sempre alla donna". Questo, a mio parere, è ancor più grave. Non solo si permette un omicidio quale è l'aborto; ma, in questo caso, è lo stato che lo porta ad effetto attraverso una sentenza a dir poco scioccante. Viviamo in uno stato a-teo e blasfemo, dove si dispensa la morte e si obbliga ad abortire. Si dirà che era minorenne che non era matura ecc. Tutte sciocchezze. Una donna che genera un figlio è matura, di per sé. E' la natura a dirlo, non servono le carte. Inoltre, come se non bastasse, una tal cosa è inammissibile comunque per un credente. Ed è addirittura esecrabile in casi come questo. Ormai è chiaro: siamo in balia dell'Avversario!

Inviato da: Petrus_Aloisius
 

venerdì 9 febbraio 2007

Cupio dissolvi

La famiglia, per adesso, è ancora salva. Ma l'attacco delle forze infere è solo alla prima fase. Tuttavia sarebbe troppo ingenuo credere che questa battaglia sia stata "vinta" per meriti morali. Sono prevalse, come al solito, logiche numeriche, di convenienza politica. Il Vaticano rappresenta, purtuttavia, un'istituzione ancora "influente" (anche se la sua portata va via via diradandosi) importante nella vita italiana. Non era venuto ancora il tempo. Ma è appunto solo una questione di tempo. Tutto cadrà: ogni cosa si dissolverà. 

martedì 6 febbraio 2007

Nuovi "teologi" crescono...

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Non sapevo che Pippo Baudo, all'apice della sua smisurata presunzione, nutrisse un alta aspirazione: diventare Teologo. Dopo l'ultimo Show andato in onda domenica, il pippo Nazionale è diventato, honoris causa, un esperto di Teologia. Baudo asserisce che il compito primario della Chiesa sarebbe quello di essere più vicina ai problemi sociali; una sorta di succursale dei Servizi Sociali a tempo indeterminato, un'associazione no-profit di mutuo soccorso. Purtroppo, mi spiace dirlo, tale affermazione è ben lungi dall'essere respinta con forza e determinazione. Essa rappresenta invece una convinzione comune, unanimemente accettata. Questo per via della ondata modernizzante che, da un pò di tempo a questa parte, alberga persino nel Vaticano. Per fortuna, Papa Benedetto XVI ha saputo - con tutta la cautela che un caso del genere comporta - frenare quest'onda devastatrice. Un'onda che mette la Chiesa sullo stesso piano di una qualunque associazione profana. Non sorprende certo l'accettazione del nuovo "dogma" propugnato dal conduttore televisivo siciliano. Baudo, da buon opportunista, ha solo "cavalcato" l'onda lunga della demagogia populista, attirando consensi da un vasto pubblico, oltre che della sinistra nostrana. La sinistra lo acclama, in modo particolare, quando sente che l'ex animatore delle feste elettorali targate dc se la prende direttamente col Pontefice, reo di aver parlato contro l'Aborto e contro i "pacs". Sorprende questa "meraviglia" di Baudo, non fosse altro perchè dimostra, in tutta chiarezza, la malafede di quest'uomo. Un uomo che dovrebbe essere additato al pubblico disprezzo, non solo per aver offeso il Centro della "Cristianità", ma anche per aver offeso i credenti tutti. Quelli veri, pero!