Non sapevo che
Pippo Baudo, all'apice della sua smisurata presunzione, nutrisse un alta
aspirazione: diventare
Teologo.
Dopo l'ultimo Show andato in onda domenica,
il pippo Nazionale è diventato, honoris causa, un esperto di Teologia. Baudo
asserisce che il compito primario della Chiesa sarebbe quello di essere più
vicina ai problemi sociali; una sorta di succursale dei Servizi Sociali a tempo
indeterminato, un'associazione no-profit di mutuo soccorso. Purtroppo, mi spiace
dirlo, tale affermazione è ben lungi dall'essere respinta con forza e
determinazione. Essa rappresenta invece una convinzione comune, unanimemente
accettata. Questo per via della ondata modernizzante che, da un pò di tempo a
questa parte, alberga persino nel Vaticano. Per fortuna, Papa Benedetto XVI ha
saputo - con tutta la cautela che un caso del genere comporta - frenare
quest'onda devastatrice. Un'onda che mette la Chiesa sullo stesso piano di una
qualunque associazione profana. Non sorprende certo l'accettazione del nuovo
"dogma" propugnato dal conduttore televisivo siciliano. Baudo, da buon
opportunista, ha solo "cavalcato" l'onda lunga della demagogia populista,
attirando consensi da un vasto pubblico, oltre che della sinistra nostrana. La
sinistra lo acclama, in modo particolare, quando sente che l'ex animatore delle
feste elettorali targate dc se la prende direttamente col Pontefice, reo di aver
parlato contro l'Aborto e contro i "pacs". Sorprende questa "meraviglia" di
Baudo, non fosse altro perchè dimostra, in tutta chiarezza, la malafede di
quest'uomo. Un uomo che dovrebbe essere additato al pubblico disprezzo, non solo
per aver offeso il Centro della "Cristianità", ma anche per aver offeso i
credenti tutti. Quelli veri,
pero!
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