Quindici Marinai di Sua Maestà sono stati catturati nelle acque
del Golfo. L'Iran sotiene che abbiano invaso il territorio iraniano, Londra
afferma il contrario. Un fatto è certo: non erano a casa loro. Londra accusa
Teheran di aver umiliato i prigionieri, violando le convenzioni di Ginevra,
costringendoli ad affermare il falso. Eppure, dalle immagini mandate in onda,
appare un'altra evidente certezza: i marines ripresi, fra cui una
donna, sembrano godere di ottima salute, mangiavano tranquillamente e non
mostravano segni di percosse. Di sicuro non hanno ricevuto il trattamento
riservato ai prigionieri residenti nel carcere americano di Guantanamo. Ma
questo i nostri amabili mass-media non lo dicono. E' chiaro che questo può
essere il pretesto per attaccare l'Iran. Si pensava potesse darlo Israele. Forse
questa, tutto sommato, è stata la scelta migliore che gli angloamericani
potessero mettere in atto. Guerra sia allora! Peccato solo che la disparita
delle forze in campo (soprattutto tecnologica) farà torto al valore.
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Proscritti, orfani di una nazione scomparsa. Rompiamo l'accerchiamento psicologico di chi ci vorrebbe nel ghetto, nella fogna delle opinioni irricevibili. Navighiamo a vista nelle rovine elettroniche del nostro tempo per preparare il terreno culturale della riscossa ideale.
domenica 1 aprile 2007
Casus Belli
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