martedì 3 aprile 2007

Sull'importanza del rito matrimoniale

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Alcune recenti teorie hanno messo in discussione la cosidetta "procreatio et educatio prolis". Hanno, cioè, messo in dubbio che questa possa considerarsi - come da secoli la tradizione insegna - come il fine essenziale del matrimonio. La procreazione, a ben vedere, rappresenta qualcosa in più e non in meno del fine essenziale del matrimonio. La procreazione è un elemento costituivo del matrimonio. Senza di essa il matrimonio è - appunto - nullo. Non per niente la Sacra Rota ha nella sua casistica notevoli casi di annullamento per impotentia coeundi. Esiste, altresì, un altro aspetto del matrimonio: la promozione e la conservazione del genere umano. E, in questo senso, il sacro rito del matrimonio acquista una funzione monolitica invulnerabile sotto il profilo spirituale. "Non separi l'Uomo ciò che Dio ha unito". Tale "unità" supera di gran lunga i rapporti fra essenza e procreazione; va al di là delle norme giuridiche concernenti il fine del matrimonio stesso. Ma questo - naturalmente - non interessa alla massa dei bifolchi che gridano w i DICO e W i PACS.

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