Sin dall'inizio dell'anno, «Man Draghi» si è sempre mostrato fiducioso sulla ripresa che sarebbe venuta. Così, con il passar del tempo, interrogato sull'argomento rispondeva sempre con la medesima fiducia nel «sol dell'avvenire». Intanto, siccome non accadeva nulla di quanto appena previsto, si dilettava nel trovare aggettivi diversi per descrivere la ripresa che sarebbe di lì a poco arrivata. Così, da gennaio a marzo era «lenta». Il mese successivo anche questo aggettivo cade in disuso e poi a maggio, siccome il cielo si oscurava anziché aprirsi, la sua sicumera incomincia a traballare. A giugno, «Super Mario» riprende a descrivere la ripresa con un pizzico di pessimismo, trasformandola di colpo in «un po’ più debole del previsto». A Luglio vi è una pausa di riflessione. A inizio agosto la descrive «moderata e diseguale». Poi col ferragosto ha capito che la ripresa semplicemente non esisteva: crescita zero. Quindi nonostante l'apertura del rubinetto (alle banche), nulla è cambiato in Europa. Bravo, Mario, 7!
Nessun commento:
Posta un commento