domenica 7 maggio 2017

MAX WEBER, IL CRISTIANESIMO ED IL CAPITALISMO.

Tutti conosciamo la principale opera di Weber, intitolata l' "Etica protestante e lo spirito del capitalismo", in cui Weber mostra le relazioni tra l'etica evangelica, in particolare di ispirazione calvinista, e la genesi storica del capitalismo.
Mi interessa qui mostrare come il principio del "sola fides" protestante ed il capitalismo in ogni sua forma siano in contrasto con la Sacra Scrittura. Potrei citare numerosi passi del Vangelo o la Lettera di Giacomo, ma siccome so che le Comunità Evangeliche, in particolare quelle americane di orientamento pentecostale e metodista, vere colonne del capitalismo americano, amano citare più l'Antico Testamento che il Nuovo, sarà utile citare loro il Libro di Geremia nella bella traduzione di Mons. Antonio Martini: "Perocche' si son trovati nel popol mio degli empi (...). Come una gabbia è piena di uccelli, così la loro casa è piena di frodi: e per questo si son fatti grandi e si sono arricchiti. Si sono ingrassati ed impinguati: ed hanno violati pessimamente i miei comandi. Non hanno renduta giustizia alla vedova, non hanno presa a petto la causa del pupillo, e non hanno fatta ragione al povero" (Geremia, 5, 26-28).
Non credo si possa leggere una condanna più radicale di ogni forma di plutocrazia in altre parti dell'Antico Testamento. Nella profezia leggiamo che i ricchi hanno il dovere di utilizzare le proprie ricchezze per soccorrere i poveri (principio ripreso dalla Dottrina Sociale della Chiesa, che non condanna i ricchi a priori), ma non lo fanno... Questo vuol dire che il sistema plutocratico, che oggi ha preso la forma del capitalismo, è incompatibile con gli insegnamenti delle Sacre Scritture.
Tutto il Magistero Sociale di Papa Francesco evidenzia questa distanza dal sistema assiologico, di derivazione calvinista, che oggi come ieri giustifica e consolida il modo di produzione capitalistico.
Dott. Massimo Cogliandro

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