domenica 30 luglio 2006

Indulto


Lo stato attuale - che sarebbe meglio definirlo come un "sistema" di interessi trasversali - di fronte alla sua conclamata "impotenza", sceglie la via più facile: l'indulto. Le carceri sono sovraffollate? Che si fa? E che si può fare...si mandano fuori alcuni suoi inquilini. Tanto - si dice - sono poveracci, ladri di galline, che male possono fare? Peccato: in quanto, contro ogni logica, sono compresi invece i reati finanziari e societari, come la corruzione, il falso in bilancio e il danno alla pubblica amministrazione. Peccato che molti di loro non siano in carcere, ma godano degli arresti domiciliari. E perciò non si capisce bene che cosa c'entrino tali reati con il sovraffollamento delle carceri. Bene hanno fatto il ministro Castelli e Antonio di Pietro,  insieme ad una parte coraggiosa della sinistra a non votare il decreto.  Intanto mentre «Radio carcere» diffondeva l'evento,  nelle carceri italiane si viveva un'atmosfera da "mondiali di Calcio": da Regina Coeli all'Ucciardone, da Poggioreale alle Vallette non c'è stato detenuto scontento. Persino chi rimane dentro partecipa entusiasta alla festa. E' una festa che si realizza sotto i migliori auspici buonisti: dall'estrema sinistra pacifista fino alle stanze del Vaticano. Mastella grida vittoria e il cardinal Martino esprime «grande soddisfazione». Poca soddisfazione la esprimono i familiari delle vittime di via dei Georgofili. E' un affronto gridano i giusti e tutti quelli che sul sito della repubblica.it hanno espresso parere sfavorevole per l'impianto dell'indulto (95%), Si parla di 12.000 delinquenti a piede libero.Meno contenti sono i cittadini comuni, la gente che lavora e che dovrà subire le angherie prossime e venture du questa masnada di delinquenti. Ora quindi ci troveremo con le strade affollate di delinquenti. E meno male che non vivo in città.

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