mercoledì 1 giugno 2011

Italia?


@ Italia?
   263 Italia plasmata e restaurata alla guasta "antica maniera"mediante la mafia, nella "nuova"chiave democratica.  Quindi assoggettata e funzionale alla mafia - gangsteristica, perché plasmata e macerata nell'arido affarismo pragmatico americano - affinché ogni atto, istante, prodotto, sia consono ed omogeneo al codice criminale imposto da mediatori surroganti lo Stato, annullato e reso latitante. Con lo spirito nazionale atomizzato dai personalismi – gabbati da federalismo - e da burocrazia cavillosa.
   Italia usata e sfruttata industrialmente per il vantaggio di pochi usurai, sradicata dalle solide basi della civiltà agricola, per aggiogarla alle mene consociative di prestabiliti precludenti partiti.


   Italia infarcita da fazioni partitiche, fatte apparire antagoniste, ma in solidale criminale combutta. Italietta stabilmente serva e succube degli imperialismi planetari.
Italia intelaiata dalla falsa borghesia salottiera adusa al motto Franza o Spagna, pronta a giustificarsi ogni capriccio in nome del1'opportunismo.
   Italia "ricostruita" con edilizia volgare irrispettosa invadente resa avida dal dio profitto. Italia incensata dalla nuova casta sacerdotale dei "palazzinari", (spregevoli epigoni scimmiottatori dei veri costruttori) co-officianti con I 'asservita casta partitica. Italia insultata dai continui dilaganti insediamenti di brutture e scempi di finta edilizia, creati dall'ingordigia di progettisti e speculatori.
   Italia avvilita dalla naturale scarica dei sismi, prevedibili nella distruzione e nella portata, ma ignorati nelle prevenzioni.
   Italia dalla morale sostituita da opportunismo saprofitico.
  Italia annientata con calcolata diseducazione dei giovani, col sistematico avvilimento della scuola di ogni grado, imposto con sfrontati pretesti livellatori di falsa democrazia; che è però vero "razzismo", giacché i valori spirituali sono annientati per imporre abbrutimento ed assuefare  grigiume ed a rassegnazione. Livellando si insultò I 'intelligenza emergente delle nuove leve per snaturarle, ammansirle fino a farle essere ruminanti pedissequi: rassegnati ad esser ammaestrati a ridursi a pascitori di narcotiche erbe.
   Italia ridotta alla sciatteria pressapochista della sanità nazionale, fatta gestire solo dal profitto.
   Italia rinunciataria alla ricerca scientifica; incapace d'ispirarsi alla grande antica stagione dei suoi scienziati.
   Italia geograficamente spaccata: da Roma in giù dominano illusioni e prosopopea piccolo borghese soggetta alla camorristica sopravvivenza imposta dai partitismi destri e sinistri. Ove I 'immondizia è problema di burocrazia. Ove reietti morali della plebaglia locale gestiscono i gangli del potere a vantaggio di egoismi e di precarie personali convenienze. Ove spirito collettivo e solidarietà sociale sono ripudiati anche dalle organizzazioni religiose, appagate d'affollar chiese e piazze con processioni salmodianti tediose giaculatorie. Ove il senso dello Stato è deriso ed offeso dalle stesse sue rappresentanze. Ove il camorrista di vicolo è onorato in banca perché vi conferisce liquidità monetaria, e dal potere politico perché assicura puntuale adempimento di voti nelle urne elettorali. Ove san Gennaro è ancora unica speranza malgrado lo si invochi - nella sua non veridicità storica - con inutili preghiere. Ove il futuro mai arriverà. Come mai arrivò con I 'approdo degli Alleati nel 1943, secondo le facili "profezie" di Curzio Malaparte, che quella "parte Alleata"- ufficiale di collegamento in divisa straniera - aveva voluto affiancare per aver conferma della sua fallacità. Ove la naturale bellezza immeritata dei luoghi ed è ripudiata ed offesa dalla quotidianità. Ove imbecillità e meschinità sono anelate virtù sovrane. Ove la maledizione fu complemento alla fuga del piccolo Savoia.
   Italia resa corrotta e prostituta - ad ogni costo – delle folle di gaudenti vili satrapi interni, impeciati in privilegi esentasse.
   Italia, ove nei secoli nacque e furono formulati il diritto ed il governo più umani dettati dal valore. Italia ora imputridita nella più bieca forma di democrazia maneggiona, svantaggiante ed umiliante i deboli, democraticamente costretti sempre a delegare il più scaltro, mai obbligato a rendiconto.
   Italia ove vivere è lecito solo a chi lucra in denaro a vantaggio di economia signoreggiata da capitalisti usurai.
   Italia ove è solo vantaggio dei gestori del denaro, dei produttori di schiavitù, degli elargitori di illusioni. Ove le  banche sottraggono e dissipano linfa subito spalmata in speculazioni planetarie per proprio lucroso vantaggio.
   Italia resa serva. Italia resa beota. Italia resa succube della volgarità arrogante.
   Italia senza più speranze. Come profetò il Foscolo due secoli or sono. Speranze sepolte ed illusioni strangolate. Irreversibilmente.

Antonio Pantano – Ezra Pound e la Repubblica Sociale Italiana, Ed. Il Borghese,  da pag. 207 a pag.210