sabato 26 marzo 2011

Mondialismo e Società segrete (prima parte) 1

Non siamo fanatici del "copia e incolla" tuttavia, quando l'opera merita, ci trasformiamo in virtuali amanuensi. Presentiamo, pertanto, il seguente studio redatto da Paolo Taufer (e curato da Paolo Rada per le Edizioni di Avanguardia), estrapolato dal volume "Il Mondialismo: da dove viene e dove porta", atti del 3° Convegno di studi cattolici edito a cura della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
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Premessa
"Un'organizzazione seriamente e veramente segreta, qualunque sia la sua natura, non lascia mai dietro di sè sei documenti scritti", avvertiva il Guénon, alto iniziato del nostro secolo.
E con ciò il discorso potrebbe essere chiuso e l'argomento esaurito, abortito prima del suo stesso esordio.
La materia è indubbiamente ostica, ma, per fortuna, soccorrono le categorie logiche e teologiche, nonché le rivelazioni di iniziati di una certa levatura, per cui, se nelle società segrete superiori sappiamo direttamente poco o quasi nulla, a livelli inferiori le notizie sono più copiose ed è possibile individuare un phylum che, per successiva estrapolazione logica, consente di dire qualcosa anche sulle società segrete superiori, sulla loro struttura, il loro deposito, la loro gerarchia, il loro modus operandi.
Pierre Mariel che chiamo in causa nella sua qualità di martinista, appartenente cioè ad un pollone occulto dell'albero massonico particolarmente attivo e virulento in area cattolica, scrisse a suo tempo un libro intitolato: "Le Società Segrete che dominano il mondo", talora slegato e depistante (dove ad esempio sostiene che lo stato maggiore delle società segrete è costituita da uomini di Stato, mentre è ben noto che in generale questi ultimi sono figure secondarie, quando non addirittura autentici burattini), ma nella sua essenza credibile e convincente.
Altri iniziati, per lo più francesi, quali ad esempio Jacques Bergier, Oswald Wirth, René Alleau, lo stesso Renè Guénon, hanno fornito nelle loro opere numerosi squarci di cosmogonia massonica e preziose informazioni, che tuttavia vanno filtrate da una certa aura di fabulosità o dai termini corruschi di cui spesso si ammantano e che in realtà celano invece il vero messaggio, accessibile soltanto a coloro in grado di coglierlo, per lo più sul piano intuitivo. Informazioni da trasporre dal piano disorganico e logicamente insostenibile degli esoterici a quello di un filante e reale costrutto logico, in ciò sussidiati soprattutto dalle pazienti ricerche di studiosi di parte cattolica, che potremmo definire "classici", come Mons. Jouin, anima della Revue Internationale del Sociétés Secretés", periodico unico nel suo genere fondato nel 1912, da Leon De Poncins, Pierre Virion. A quest'ultima figura in particolare, che collaborò al RISS di mons. Jouin negli anni trenta, dobbiamo un inquadramento ,approfondito e sistematico, fondato su documnenti stringenti, della difficile materia, che conduce in sintesi ad una precisa distinzione tra auorità e potere, condizione queste indispensabile per avvicinare correttamente il difficile tema delle società segrete.