"Così come un ascaro di razza africana, se ha dei meriti, potrà godere di speciali riconoscimenti civili e politici, ma mai e poi mai, su tale base, grazie ad un decretro reale, potrà diventare un uomo bianco, e bianca la sua discendenza, del pari le benemerenze che in via eccezionale può avere un ebreo possono dare luogo ad una discriminazione di lui quale individuo ma non certo ad una arianizzazione. E viceversa: un uomo ario moralmente indegno e basso resterà pur sempre un bianco e non si trasformerà per questo, lui e la discendenza, in un indigeno australiano".
(J. Evola: "Scienza, razza e scientismo", La Vita Italiana 1942).
Nessun commento:
Posta un commento