sabato 24 marzo 2007

Scandali e indignazioni inutili


Qualcuno ha affermato che "gli Scandali sono il sale delle democrazie". Non so cosa vi può essere di saggio in questa affermazione. Tuttavia, la citazione appare del tutto appropriata, visto il clima da basso Impero che regna inconstrastato nel paese (italia). Mi riferisco evidentemente a Vallettopoli e a tutto il bailamme che ne è seguito. Una parte cospicua di questi "scandali" sono dovuti all'assenza di controlli. Non esiste infatti una presenza costante dello Stato che "vigila" solo a fasi alterne. Si renderebbe necessaria una normativa che regoli certi "traffici", senza cadere nel baratro di un inutile moralismo. Attualmente esiste una politica del laissez-faire . Lo Stato chiude un occhio e, a volte, anche due. Uno stato che, a parole, condanna la prostituzione e ciò che ne deriva ma, nei fatti, lascia fare. Personalmente credo che l'abrogazione per legge delle "case chiuse" (legge Merlin) sia stato un clamoroso errore. In tal modo la prostituzione veniva "regolamentata" e, con i dovuti "aggiornamenti", si poteva anche trarne alcuni benefici. Senza dubbio una cosa del genere farà rizzare la peluria su qualche testa p(r)elata. Ma sarebbe un grave errore lasciare le cose così come stanno. Una prostituzione (civile) può essere esercitata in modo assolutamente discreto, fuori dai riflettori di ogni genere e tipo. In tal modo si eviterebbe di alimentare lo sfruttamento da parte della malavita, togliendo dalle tasche della mafia ingenti somme di danaro, restituendone buona parte allo Stato, evitando altresì altri spiacevoli episodi criminogeni. Per non parlare dei vantaggi che una tale decisione comporterebbe sul piano del buoncostume e dell'ordine pubblico. Inoltre devesi registrare l'assoluto doppiopesismo di questo governicchio, pronto a far di tutto per salvar la faccia di un vile portavoce e, invece, altrettanto solerte nel perseguire il più alto esponente di Casa Savoia. Sarebbe invece stato più giusto introdurre un salvacondotto per gli alti ranghi che, spesso, sono oggetto di ricatti e vere e proprie persecuzioni private. Ma, come dicevo prima, viviamo in un periodo nefasto, senza alcun rispetto per le persone dabbene.

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