domenica 1 novembre 2009

Invaders

"Una lunga copiosa serie di demolizioni, distruzioni, tramonti,
capovolgimenti ci sta ora dinanzi: chi già da oggi può avere sufficiente
divinazione di tutto questo da diventare maestro e veggente di questa
logica dell'orrore, da essere il profeta di un ottenebramento e di un eclisse di
sole, di cui probabilmente sulla terra non si è visto l'uguale..."


F. Nietzsche, La gaia Scienza

Ormai è sotto gli occhi di tutti: stranieri di tutte le razze affluiscono quotidianamente sul nostro suolo, con la complicità delle organizzazioni "umanitarie"... Il fatto che il governo raccolga le istanze del popolo leghista non è una inversione di tendenza. Tutt'altro! I governanti hanno capito che bisogna porre un freno a tutto questo pericoloso andazzo se vogliono continuare ad amministrare l'amministrabile, ma sanno pure che ciò è un palliativo. Le istituzioni mondialiste - al contrario - premono affinchè i freni siano allentati: vogliono un popolo di sradicati, di senza terra, di apolidi senza cultura. Su questo tutti convergono: dal capitalismo predatore, fino alle organizzaizoni sindacali e umanitarie. Tutti cantano in coro la medesima canzone. E' la sirena mondialista che non vuole patrie nè persone attaccate alla propria terra e alle proprie tradizioni. Alla fine la lotta che osserviamo tra destra e sinistra è solo un lugubre teatrino proteso ad accellerare il processo di omologazione culturale. Infatti, se da una parte si cerca strenuamente di accellerare il processo di assimilazione, dall'altra si cerca di difendere la cultura allogena. In realtà, i due processi diametralmente opposti sono studiati, permessi ed applicati con un unico fine: rendere lo spazio circostante un mix di culture e religioni. Con la politica dei "falsi respingimenti" si tiene buona quella fetta di opinone pubblica che si è accorta - seppure in ritardo - dell'inganno multiculturale. Con le politiche dell'accoglienza si fortifica il fronte degli immigrati e la parte minoritaria del paese che vuole la loro integrazione.L'Italia è diventata così il capolinea di milioni di disperati provenienti dall'Africa e dall'Asia. Il presidente della camera, Gianfranco Fini, deve "lottare" per far accettare persino un periodo più lungo per ottenere la cittadinanza. E' una battaglia persa in partenza poichè sia l'establishment industriale, sia il magma terzomondista vogliono la stessa identica cosa: l'abbattimento delle frontiere. Del resto, dopo che il fascismo è stato derubricato a fenomeno anacronistico e guerrafondaio, cosa è rimasto? La cultura di origine cattolica, univeralistica, prona ai diktat del Vatinano; e il culturame comunista che, in nome di un bieco ed anacronistico internazionalismo, vuole dare l'Italia in pasto a questi sciacalli senza tradizioni.


1 commento:

  1. Io davvero non li sopporto più tutti questi immigrati. Sono stufa di sentirmi ripetere le solite manfrine sull'accoglienza e la solidarietà.

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