lunedì 12 marzo 2007

Resistere... resistere... resistere

"Vertumnus et Pomona", Paulus Moreelse, anno 1630
Riprendo a scrivere, non senza qualche imbarazzo. Ma non mi occuperò ancora di politica in senso stretto, poichè sarebbe tempo sprecato. Ed il tempo a nostra disposizione è poco. Occorre, dunque, impiegarlo nel migliore dei modi. Anche perchè nell'attuale panorama politico è difficile trovare una collocazione accettabile. La democrazia è un Bluff, così come lo è stato il comunismo. Solo che, attualmente, non esiste un sistema più adatto ai "tempi".  Per questo si deve tener ben presente lo "specchio dei tempi" e non irrigidirsi su posizioni indifendibili. Bisogna, per converso, mantenere una dignità interiore. Una dignità che non tenga in alcun conto il parere altrui. Non si tratta di saccenza o, peggio, di Superbia. Al contrario: la superbia è la radice di tutti i mali! Non dimentichiamolo. Lo stesso vale per l'invidia che ne costituisce la nemesi. Al massimo si può parlare di una sana fierezza interiore, un virile amor proprio. Il processo di secolarizzazione è tuttora in atto. Anzi, a dire il vero, si trova addirittura in una fase molto avanzata. Tale processo è un Signum temporum e, come tale, non può essere evitato. In tale ottica si inserisce la sconfitta delle religioni. La sconfitta non è solo apparente: calo crescente delle vocazioni, diminuzione esponenziale dell'interesse dei fedeli verso le Istituzioni religiose ecc. Oggi la secolarizzazione ha sfondato le porte del tempio. Se è vero che i cavalli dei cosacchi del Don non sono arrivati ad abbeverarsi alle fontane di San Pietro, è altrettanto vero che, poco distanti, sono sorte fiorenti attività commerciali che hanno fatto degli oggetti di culto la loro personale fortuna. Per questo motivo assistiamo inermi ad una devizione costante, con alcuni punti di arresto, che ne costituiscono un temporaneo. Lo sfondamento  è prossimo. E' partirà dall'interno, cosicchè renderà inutile ogni barricata esterna.   

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