I
referendum e le votazioni – in genere – mi rendono malinconico. Cosa ne
può capire un macellaio di Riforme Costituzionali? La forbice
dell’analfabetismo si è così allargata che non risparmia nemmeno altre
categorie! Avete mai provato a chiedere ad un comune mortale qual è la
differenza fra la riforma attuale, quella cioè di cui oggi siete
chiamati a pronunciarvi e quella varata dal centrosinistra nel 2001 con
soli 4 voti di scarto? Forse qualcuno saprà anche rispondere. Ma la
massa? Quella che – per intenderci – forma il consenso sa dire qualcosa
nel merito? Io temo di no. Le cose non migliorerebbero affatto se
dovessimo allargare il nostro ristretto orizzonte alla politica
internazionale e ai delicati equilibri geopolitici in atto. La gente sa
ciò che riesce a comprendere e ciò che è in diretto rapporto con la
propria situazione contingente. Tutto il resto è tabù, roba per esperti
del settore. Per questo è necessario uscire dall’ipocrisia
“democratica” che illude ed inganna, senza dare risposte concrete alle
esigenze di tutti. Così dietro lo spauracchio dell’autoritarismo, del
“fascismo”, si compiono i peggiori misfatti a danno dell’intera
collettività. Il tutto in nome del nobile ideale democratico. Detesto
questo tipo di politica che vuole apparire buona e giusta, quando invece
non lo è affatto. La democrazia è una pura invenzione ad uso e consumo
dei “mangiapatate a tradimento”. Il popolo non ha mai comandato e mai
(credo) comanderà. E forse, sotto certi aspetti, è anche un bene.
Pensate a cosa si andrebbe incontro se una cosa del genere – con tutte
le varianti del caso – accadesse: sarebbe il caos. E’ giusto invece che a
comandare siano i più giusti, i più bravi, i migliori insomma. Si
dovrebbe creare una “scuola d’élite “ che preparasse la classe
dirigente al governo del paese. Invece, per via della “democrazia”, ci
troviamo una classe politica mediamente impreparata, che deve spesso far
ricorso ad aiuti “esterni” per far fronte a problemi tecnici urgenti.
La forma dello stato dovrebbe essere piramidale, su base meritocratica.
Ma una tal cosa è inimmaginabile oggi. Quindi, non so voi, ma io me ne
vado in montagna.
Nessun commento:
Posta un commento