La Procura di Potenza ha dato fuoco alle polveri,
mettendo fuori gioco la Monarchia Sabauda. Potremmo anche essere
d'accordo se, alla base di questo attacco, ci fosse una strenua difesa
della Monarchia Borbonica. Purtroppo così non è. Alla base di tanto
"Senso dello Stato" c'è invece tanta voglia di essere esposti alla luce
dei riflettori per acquisire meriti che evidentemente non si hanno.
Probabilmente i mass-media avevano dimenticato che anche a Potenza, non
solo a Milano dunque, esiste una "procura". E che Procura... Peccato,
però, che a pagarne le spese sono gli ignari contribuenti. Si parla di
trenta milioni d'intercettazioni.... E non mi va nemmeno di riportare la
cifra di tali spese. Ad oggi sappiamo solo che il Re d'Italia voleva
fare qualche regalino una delle sue suddite, scambiando opinioni sul
"dilettantismo" dimostrato da qualcuna di loro. Se Migliardi è stato
tanto "ingenuo" (poverino..) da pagare 50.000 euro per entrare
nell'Ordine Mauriziano e per altre corbellerie non deve far altro che
prendersela con se stesso. Niente. All'Italia ipocrita e falsamente
puritana tutto ciò non va giù. Lo spazio dedicato al voyerismo è forte
così pure quello dedicato ad un moralismo eccessivo, privo di senso
della realtà. Si parla tanto di Stato Laico, di assumere comportamenti
laici, distinguendo così tra vizi personali e reati pubblici; e poi si
finisce sempre con l'eterno vizio: giudicare. Eppure i seguaci di nostro
signore dovrebbero tenere a mente l'evangelico motto: "non giudicare",
appunto. Invece, in questo periodo tutti si sentono giudici. E se non
possono condannare, perché evidentemente non ne hanno il potere (meno
male aggiungo), allora lanciano lunghissimi strali in difesa dell'ETICA,
DEL "BUON COSTUME", FREGANDOSENE altamente dei diritti individuali.
Allora si mettano d'accordo, questi soloni della "moral democrazia".
Delle due l'una: o dev'esserci uno Stato Etico e Teocratico (come l'Iran
per es.) o se ci deve essere uno stato Laico lasciamo che ognuno si
occupi dei propri vizi e delle altrui virtù. Si farebbe onore almeno
alla coerenza.
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