martedì 13 ottobre 2009

Il giudaismo ha voluto questa guerra

Il presente articolo è tratto dalla rivista "La Vita Italiana", pubblicata negli anni della Rivoluzione Fascista, nell'ambito della quale Giovanni Preziosi affermò le ragioni politiche della lotta antiplutocratica e antiebraica condotta dalle potenze dell'Ordine Nuovo.


Chi ha letto "I Protocolli dei Savii Anziani di Sion", il libro più odiato dagli ebrei, dai filo-ebrei, dai bolscevici, dai massoni e dai plutocrati, sa come è perché è stata scatenata questa guerra ebraica che dovrebbe portare Israele al dominio del mondo.
I Protocolli sono "apocrifi", affermano gli ebrei, i filo-ebrei, i bolscevici, i massoni e i plutocrati.
Ebbene: in questa affermazione sta appunto la prova che "I Protocolli" sono veri; perché – come dice Hitler nel Mein Kampf – è un fatto che i Protocolli scoprono con orrenda sicurezza la natura e l'attività del popolo ebraico e ne svelano gli scopi finali. Chi esamina gli avvenimenti degli ultimi cento anni alla luce di questo libro capirà perché questo libro dal giudaismo è tanto combattuto e qualificato apocrifo"... "Quando i Protocolli diventeranno il breviario di tutto il popolo, il pencolo ebraico potrà essere considerato scomparso”.Nella rivista "La Vita Italiana", che dirigo da trenta anni, vi è una documentazione indistruttibile, che dimostra come in Italia - pur tra la generale incomprensione - non si è avuto bisogno di attendere le rivelazioni dei libri diplomatici sull'attività dei vari Bullit, o dei protocolli segreti del Grande Oriente di Francia, per annunziare insistentemente che:
a) i coniugi Roosevelt erano massoni e di origine e di sentimenti ebraici;
b) che Franklin Delano Roosevelt fu portato l'8 novembre 1932 alla presidenza degli Stati Uniti dalle forze della Internazionale Ebraica per preparare la guerra ebraica;
c) che il giudaismo degli Stati Uniti ha preparato, ha scatenato, e sta facendo sempre più sviluppare, questa guerra per il dominio di Israele.
Qualche precisazione consentita dalla brevità dell'opuscolo.
Fu con l'avvento di Hitler al potere, il 30 gennaio 1933, che il Kahal - l'alto sinedrio ebraico mondiale residente negli Stati Uniti - decise di non tardare più oltre la guerra ebraica per evitare che le forze antiebraiche si consolidassero. A prepararla, non poteva essere che l'uomo dall'ebraismo portato per questo scopo al potere della Nazione, dove sono concentrate le maggiori forze della potenza ebraica: Franklin Delano Roosevelt.
Il primo annunzio della guerra ebraica in atto, fu dato dall'ebreo più combattivo del mondo:
Wladimiro Jabotinsky; il quale, il 1° giugno 1934, nella rivista ebraica Natcha Retch, scrisse, e tutti i giornali ebraici riprodussero. "La lotta contro la Germania viene condotta da mesi da tutte le comunità ebraiche, da tutte le Conferenze e Congressi, da tutte le Associazioni commerciali, e dagli ebrei di tutto il mondo.
"C'è motivo di credere che la nostra partecipazione a questa lotta sarà di utilità generale.
"Poiché noi scateneremo la lotta di tutto il mondo contro la Germania tanto spiritualmente quanto fisicamente.
"L'ambizione di essa 8 di diventare una grande nazione, di riacquistare i suoi territori e le sue colonie perdute.
"Ma i nostri interessi impongono la distruzione definitiva della Germania.
"II popolo tedesco nel suo insieme e negli individui che lo compongono è un pericolo per noi.
"La Germania è stata sempre retta - salvo nel periodo in cui era sotto l'influenza ebraica – da elementi che si dimostrarono ostili al popolo ebreo.
"Non possiamo perciò assolutamente permettere che essa diventi potente sotto l'attuale Governo".
Lanciato l'appello, Jabotinsky si mise in giro per il mondo, e poi tornò negli Stati Uniti per organizzare la legione ebraica, forte di 120 mila ebrei, destinata ad aiutare l'Inghilterra; mori dopo aver passata in rivista la legione, alla quale disse: “la Gran Bretagna deve essere aiutata da
tutti gli ebrei, perché combatte a beneficio degli ebrei e per il trionfo degli ebrei nel mondo”.
Una volta decisa dal Kahal la guerra ebraica, per scatenarla furono messe in moto tutte le forze occulte in America e nel mondo, a mezzo soprattutto degli ambasciatori di Roosevelt.
Furono utilizzate le armi maggiori di propaganda:
cinema, radio, stampa, che sono tutte in mano degli ebrei. Roosevelt aveva chiamato a suoi collaboratori i più noti giudei. Su 75 dirigenti i ministeri degli Stati Uniti, ben 53 sono ebrei. I consiglieri maggiori dell'Ufficio del Presidente sono grandi giudei, Bernard Baruch, Felix Frankfurter, Morgenthau, Perkins, Brandeis, il celebre rabbino Stefano Wise. La propaganda ufficiale di odio cominciò nel novembre 1937 con la frase di Roosevelt: "il Fascismo è il veleno del mondo”. Solamente chi non voleva vedere non vide allora, che l'ebraismo degli Stati Uniti preparava la guerra ebraica sulla base dell'asse Washington - Mosca.
Fin da sette anni or sono, "La Vita Italiana" denunciò che, mentre i quattro Presidenti predecessori non vollero mai ristabilire I rapporti diplomatici con la Russia dei Sovieti, Roosevelt invece li ristabilì subito dopo la sua prima elezione, assolvendo così l'impegno preso di fronte all'ebraismo.
Qualche ricordo.
Fu Roosevelt che, il 12 novembre 1937, inviò un telegramma a Stalin congratulandosi "per il successo di 20 anni di comunismo".
Fu la Presidentessa che, per secondare la propaganda comunista, fece prolungare l'"Ora comunista" sul fascio delle stazioni radiofoniche americane.
Durante la Guerra di Spagna, furono, dal torturatore dei cristiani, Negrin, inviati alla Presidentessa in dono, per riconoscenza, quadri di Goya e di
Velasquez rubati ai musei spagnuoli.
In Galilea fu fondata la colonia ebraica dedicata al turpe ebreo Leon Blum, con danaro raccolto durante una conferenza della Presidentessa.
La più attiva propagandista del comunismo in America, Carrie Chapson Catt, in una pubblica conferenza, presente la Presidentessa, la salutò come "la prima donna comunista entrata alla Casa Bianca". "La Vita Italiana" nel riferire ciò, concludeva: “Poppea, completamente dominata dai giudei, riuscì ad avvelenare l'animo di Nerone contro i cristiani, e li fece condannare ai leoni e alle tigri o ad essere bruciati, per farne torce ardenti per illuminare i pubblici spettacoli. Eleonora vuole oggi che tutto il mondo diventi torcia ardente per illuminare il sorgere del regno d'lsraele; e Franklin Delano Roosevelt sta apprestando la resina e i fiammiferi”.
La data della guerra fu definitivamente decisa, il 3 agosto 1939, a Cap d'Antibes: dai tre grandi rappresentanti dell'ebraismo americano già consiglieri di Wilson, autori dell'intervento degli Stati Uniti nell'altra guerra e ora consiglieri e controllori di Roosevelt. I loro nomi dicono tutto: il ministro del Tesoro Morgenthau, Bernard Baruch, e il gran rabbino Stefano Wise; conosciuto come "il papa nero dell'americanismo". Erano essi ospiti della villa del plurimiliardario ebreo inglese Sassoon e conferirono con Leon Blum. Decisa la data della guerra, il rabbino Wise fu incaricato di stabilirsi a Londra per controllare la situazione fino al giorno della dichiarazione.
Ma questa guerra ebraica era stata prevista anche dal Maresciallo Ludendorff, che seguiva l'azione delle forze occulte. Nell'ottobre del 1930, nel suo libro dal titolo chiarissimo "La guerra mondiale minaccia scatenarsi sul territorio tedesco", egli scrisse: "orditrice del prossimo flagello destinato a travolgere successivamente gran parte dei popoli del mondo intero è la plutocrazia internazionale ebraico-massonica, decisa fermamente a soffocare una volta per sempre col ferro o col fuoco le velleità delle nazioni non proclivi a piegare il capo e le ginocchia sotto il peso dell'oro".
Il primo aprile 1938, nella Revue Internationale des Sociétés Secrétes, apparve inoltre un articolo documentatissimo, che aveva per titolo "Una guerra mondiale sl prepara. E il solo modo, per Israele, di evitare uno schiacciamento totale":
La documentazione aveva questa chiusa.
"Una nuova guerra, dunque, in nome della "Democrazia" si prepara in tutta fretta. L'alleanza di tutti i gruppi ebraici del mondo è conchiusa. Il suo nome ufficiale è alleanza delle tre grandi democrazie inglese, francese, americana. Israele pensa che il tempo stringe. Ha bisogno di una guerra in nome della pace indivisibile per schiacciare tutti coloro che si divincolano sotto il
suo tallone”.
Anche sommi ebrei preannunciarono con impudenza questa loro guerra. Fu il giudeo falsificatore della storia, Emilio Ludwig, che nel fascicolo di giugno del 1934 della Rivista Les Annales, scrisse: "Hitler non vuole la guerra, ma egli vi sarà costretto; non quest'anno ma presto. É naturale che la Germania e il Giappone stringeranno fra loro vincoli di simpatia. L'ultima parola come nel 1914 è all’lnghilterra".
Lo stesso Ludwig, dopo i colloqui a Washington con Roosevelt, pubblicò il noto libro La Nuova Santa Alleanta, tutto di sapore profetico in vista della guerra ebraica che si andava preparando. Ne prelevo alcuni brani.
"A che scopo parlare sempre, in una nebbia vaga, di certi Stati! L'alleanza è diretta contro la Germania, l'Italia, e alcuni Stati che, forse, domani ne potranno seguire i principi. L'Alleanza sarà vigilante, chiaroveggente, serena. In aggressività, supererà il linguaggio di sfida dei dittatori... Essa agirà in modo fulminante. In luogo di sedici o tredici governi che discutono per dei mesi per sapere come costringere delle truppe a ritirarsi o impedire dei bombardamenti, tre conversazioni telefoniche basteranno a che, l'indomani, venga presentat0 un ultimatum comune concedente ventiquattro ore, e redattoin termini tali, che i dittatori rimarranno di stucco".
"Quando si verrà alle mani, le cose dovranno essere fatte senza reticenze, e gli alleati della santa alleanza non useranno certamente il sistema di umanizzare la guerra. La fiamma di una nuova coscienza universale non si ravviva oggi che negli Stati Uniti... Roosevelt veglia! Da quando egli 8 al potere ha pronunciato cinque grandi discorsi che han posto gli Stati Uniti al fianco delle democrazie contro i dittatori. Finchè egli governerà, l'America combatterà contro i Fascismi É prevedibile che l'alleato più lontano avrà il compito di colpire con maggiore violenza."
Subito dopo i tre, la Russia, la grande Russia sovietica, alla quale il novello messia rivolgeva parole degne di un ditirambo.
"La costituzione sovietica è un documento sublime, e se si obietta che essa non è realizzata, risponderò che, del pari, i Diritti dell'uomo riconosciuti dalla Grande Rivoluzione, pur non essendo stati applicati per intero, hanno tuttavia esercitato sugli uomini una forza leggendaria. La Rivoluzione Russa rimarrà il più grande avvenimento sociale dopo il 1789, anche se in altri paesi le sue idee si sono trasformate secondo la natura e il grado di evoluzione dei popoli".
Dalla Triplice si passa poi alla quadruplice dell'antifascismo: dopo di che, invito generale da parte del profeta.
"Tutti gli Stati dovranno aderire alla nuova Santa Alleanza, come già fecero con l'antica. E vi aderiranno in gran numero... Presidenti di tutti i paesi, unitevi!"
Tra gli annunzi della guerra ebraica, il più significativo fu quello dell'organo massimo dell'ebraismo americano, il Ken di Chicago, che il 6 aprile 1939, cinque mesi prima della guerra scriveva: "la Gran Bretagna e la Francia saranno impegnate in aspra guerra prima della fine di questa estate. L'ambasciatore degli Stati Uniti d'America in Inghilterra sta cercando una villa nei dintorni di Londra per stare al sicuro durante la prossima guerra. Anthony Eden farà parte del governo nel caso che Chamberlain non riesca a convincere Mussolini ad abbandonare l'Asse Roma-Berlino. Winston Churchill sarà a capo del
governo della Gran Bretagna".
L'organo dell'ebraismo annunziò così, cinque mesi prima, non solo la guerra ebraica, ma la composizione del nuovo governo inglese. Come si spiega ciò? Semplicemente: il Ken è I'organo della massoneria internazionale B'nal B'rith, riservata agli ebrei più influenti di tutto il mondo, i quali sono quelli che prepararono la guerra e gli avvenimenti politici mondiali.
Nessuno perciò più del Ken era informato.
Quasi contemporaneamente, il 3 marzo 1939, l'organo dell'ebraismo in Inghilterra, il Jewish Cronicle, annunziava: "Il problema ebraico avrà sviluppi che faranno fremere tutti i dirigenti politici sensati. II problema ebraico si alzerà dinanzi ad essi con una forma e una realtà cosi pressante e cosi acuta come mai nel corso della storia. I dirigenti politici delle varie nazioni potranno fare ciò che vorranno, ma le nazioni non si sbarazzeranno del problema ebraico. Questo problema apparirà come la testa della famosa idra in tutti gli ambienti diplomatici, e sbarrerà il passo a ogni tentativo di distensione internazionale.
"Il problema ebraico è tale, che noi ebrei non lasceremo la pace al mondo, per quanto zelo possano impiegare gli uomini di stato e gli angeli della pace per conseguirla".
E la guerra ebrea scoppiò.

Il 28 settembre u.s. a Hyde Park - residenza di Roosevelt - il rettore della piccola chiesa, dopo aver letto i salmi e cantato insieme ai fedeli gl'inni della domenica, salì il disadorno pulpito e rivolgendosi ai fedeli indirizzò un'interrogazione.
Hanno gli Stati Uniti contribuito a sconvolgere la situazione del mondo?
E rispondeva: sì.
Interrogò ancora.
Possiamo noi contribuire a ristabilire la pace?
E rispondeva ancora: si.
In che modo possiamo compiere tale missione?
– Dedicando il paese e noi stessi veramente agli ideali della pace, ed avendo fede in Dio.

Queste parole, scese dal modesto pulpito della piccola chiesa di Hyde Park, hanno avuto gli onori di essere riportate su qualcuno dei grandi giornali americani, non certo per l'autorità del predicatore, ma per quella dell'uditorio. Fra i presenti al servizio religioso era Roosevelt, eletto
dell'ebraismo, presidente degli Stati Uniti, primo responsabile di questa guerra voluta dal giudaismo.

GIOVANNI PREZIOSI
ROMA 1942 A. XX

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