A dispetto del nome che porta, il ministro per la
solidarietà sociale risulta essere un boccone amaro per i piccoli proprietari di
casa che rappresentano gran parte degli italiani. Come potrebbe essere
diversamente? Il blocco degli sfratti è una delle tante mosse truffaldine che
uno Stato di Diritto non dovrebbe in alcun modo tollerare. Invece, siccome il
diritto delle persone conta poco, ecco allora dare man forte ad un tipo di
legislazione che di sociale ha ben poco se non di rendere omaggio agli inquilini
morosi. Oggi, al pieno diritto di godimento della proprietà viene sostituito il
più incerto dei principi: quello della proprietà "controllata". Non è il
proprietario a decidere e nemmeno un contratto firmato e regolarmente
registrato. Decidono i giudici, tutti di sinistra, magari con la kefiah o col
foulard color arcobaleno. A cosa servirebbe un tale tipo di proprietà? Il
cittadino comune conosce le angherie degli inquilini molesti: ritardo nei
pagamenti, appartamenti lasciati in pessimo stato, lamentele fra i condomini
ecc. Il più delle volte sono proprio gli inquilini molesti ad essere oggetto di
sfratto e, sovente, sono proprio quelli peggiori ad avere la meglio, grazie ad
una legilslazione permissiva e tollerante verso questi falsi poveri, che
sprecano e spandono in altri generi di consumo, senza pensare di onorare quanto
avevano precedentemente sottoscritto.
Gli antichi romani dicevano: "Pacta servanda sunt
".
Ma noi, purtroppo, assomigliamo sempre meno ai nostri illustri antenati.
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