lunedì 4 settembre 2006

Ferrero: un nome, una garanzia.


A dispetto del nome che porta, il ministro per la solidarietà sociale risulta essere un boccone amaro per i piccoli proprietari di casa che rappresentano gran parte degli italiani. Come potrebbe essere diversamente? Il blocco degli sfratti è una delle tante mosse truffaldine che uno Stato di Diritto non dovrebbe in alcun modo tollerare. Invece, siccome il diritto delle persone conta poco, ecco allora dare man forte ad un tipo di legislazione che di sociale ha ben poco se non di rendere omaggio agli inquilini morosi. Oggi, al pieno diritto di godimento della proprietà viene sostituito il più incerto dei principi: quello della proprietà "controllata". Non è il proprietario a decidere e nemmeno un contratto firmato e regolarmente registrato. Decidono i giudici, tutti di sinistra, magari con la kefiah o col foulard color arcobaleno. A cosa servirebbe un tale tipo di proprietà? Il cittadino comune conosce le angherie degli inquilini molesti: ritardo nei pagamenti, appartamenti lasciati in pessimo stato, lamentele fra i condomini ecc. Il più delle volte sono proprio gli inquilini molesti ad essere oggetto di sfratto e, sovente, sono proprio quelli peggiori ad avere la meglio, grazie ad una legilslazione permissiva e tollerante verso questi falsi poveri, che sprecano e spandono in altri generi di consumo, senza pensare di onorare quanto avevano precedentemente sottoscritto.
Gli antichi romani dicevano: "Pacta servanda sunt ".
Ma noi, purtroppo, assomigliamo sempre meno ai nostri illustri antenati.

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