Per capire il presente è necessario conoscere
il passato. Molti, durante i dieci anni di amministrazione di centro destra, si
sono lamentati di Sarro. Forse avevano ragione, forse no...tuttavia hanno
sicuramente dimenticato cosa erano le amministrazioni passate ...gli uomini e le
loro azioni. Di quell'epoca si da un'immagine distorta, tutta rose e fiori,
volutamente settaria e autocelebrativa. Un' immagine fuorviata e fuorviante,
artatamente distorta dai soliti millantatori, i soliti falsificatori della
realtà. Parlano di una "piccola Svizzera", dimenticando che molti giovani in
Svizzera ci sono andati, ma non per passare una vacanza. Parlano di posti di
lavoro elargiti a destra e a manca, dimenticando, però, che sono stati
"regalati" esclusivamente ad una piccola parte di "privilegiati" (per strane
simpatie, mai per merito). Parlano dell'Ospedale e si dimenticano del
cotonificio. Si parla di edifici scolastici realizzati e si dimentica la
professionalità, nonchè l'enorme mole di diplomati che sono rimasti con un pezzo
di carta in mano, inoccupati. Si dimenticano tutte quelle persone che sono
dovute emigrare, lasciando qui affetti e ricordi. Chi, per converso, ha
conosciuto emarginazione, disoccupazione ed ingiustizia sa bene di cosa parlo.
Le strade, così come i posti di lavoro, erano diligentemente sorvegliati da
solerti delatori che amabilmente svolgevano le loro mansioni con una pervicacia
degna di un servizio di intelligence. Oggi, per uno strano ricorso storico,
siamo precipitati di nuovo nel baratro. Oggi è difficile persino dissentire,
senza essere calunniato, diffamato, minacciato, messo alla berlina e odiato da
tutti. Si da tutti: poichè la gran parte degli elettori appoggiano
quest'amministrazione. E non bastano i cumuli di rifiuti a far riflettere,
semmai servono solo ad aizzare l'odio. Un odio rivolto non solo verso i
precedenti amministratori, ma anche verso tutti coloro che, più o meno
apertamente, si sono defilati dall'elogiare la nuova amministrazione. Nulla di
meglio allora che rileggere con occhi disincantati questa nostra storia.
Nessun commento:
Posta un commento