Stamattina, per puro caso, ho comprato il giornale
diretto da Vittorio Feltri. Neanche a farlo apposta, l'editoriale a sua firma,
nel commentare un articolo di Pietro Ichino sul più blasonato Corriere della
Sera, faceva riferimento all'ipotesi (che qui da noi assume il ruolo di una
"chimera") di licenziamento anche per i cosidetti lavoratori pubblici. Come ho
avuto modo di scrivere anch'io qualche giorno fa, questo è un problema di
portata enorme, poichè i pubblici dipendenti godono di una protezione
- pressochè assoluta - da parte della "trimurti" sindacale. E non c'è verso per
farli muovere dallo loro sedia. Non si può far ricorso alla "mobilità"; non si
possono chiedere cose non contemplate dal contratto e, nel caso di veri e propri
nullafacenti, non si può nemmeno lontanamente pensare al licenziamento in tronco
del dipendente inoperoso. Una protezione che non trova eguali in altri settori.
Per esempio il sindacato nulla fa per i disoccupati e gli inoccupati. Alla fine
ho avuto una vaga impressione: forse il Direttore di "libero" legge il mio Blog.
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