testo estrapolato da “il Giornale” odierno
Il buonismo sinistro di questo
“governo” sarà il “cavallo di Troia” per l’emigrazione incontrollata.
Sinceramente non se ne può più di essere esautorati da una “minoranza”
di beduini e dai loro rappresentanti nel parlamento italiota. Si, perché
di “mamelucchi” ne son pien le stanze dei partiti comunisti, dei
pacifisti, dei terzomondisti, dei sindacati, della “Caritas” e finanche
della Chiesa cattolica! Ormai, a parte i soliti perdigiorno, nessuno
sogna il “comunismo”. Se si parla di comunismo a qualcuno che l’ha
vissuto in prima persona, sulla propria pelle, si rischia di venire
malmenati. Allora ecco pronta la soluzione: accogliamo questa massa
amorfa di clandestini, non importa se troveranno un lavoro onesto oppure
no, diamo loro piena cittadinanza e, soprattutto, facciamoli votare,
diamo loro persino qualche scranno in parlamento… e il gioco è fatto.
Gli immigrati, sicuramente, ci ringrazieranno. Questo è, in parole
povere, il ragionamento di “bassa macelleria” che fanno i comunisti
“radical-chic” come Bertinotti. In pratica, il comunismo all’amatriciana
fa il gioco del capitalismo selvaggio, pur seguendo vie traverse. La
sinistra tutta vuole far si che il suolo italico diventi un “porto
franco” per tutti. Solo così potranno continuare a mantenere gli scranni
caldi al Parlamento, solo così potranno finanziare i loro luridi “fogli
di carta”(in barba al referendum sul finanziamento dei partiti), solo
in questo modo potranno mantenere tutto l’ambaradan dello spreco
legalizzato (inutili uffici di rappresentanza, elargizioni di cariche e
consulenze onerose e dispendiose per tutti), solo così potranno
contrastare il volere degli italiani! Questo gioco sporco viene condotto
con la collaborazione silente delle varie “mafie”. Sono le “mafie” che
reclutano i clandestini, che organizzano i “viaggi” e che, una volta
sbarcati, li riceveranno procurandogli un “lavoro”, in piena sintonia
con le organizzazioni malavitose locali. Detto questo è opportuno
precisare che – data la situazione attuale – non si possono del tutto
chiudere le frontiere. Nessuno con un po’ di sale in zucca lo pensa. La
manovalanza serve, soprattutto quella a basso costo. Così avviene in
tutto il mondo. E’ inutile essere ipocriti, facendo mostra di “buoni”
sentimenti. Ed è giusto che gli italiani godano di privilegi, rispetto
agli extracomunitari. Invece, qui in Italia, per uno strano caso di
demenza collettiva frutto dell’ideologia buonista, si verifica l’esatto
contrario: si forniscono aiuti per chi esce di galera; si cercano gli
sponsor per questi “poveracci” ecc. Ma non si forniscono aiuti agli
autoctoni, non si creano le condizioni affinché la disoccupazione torni
entro livelli accettabili. Se poi consentiamo anche – attraverso una
legislazione largamente permissiva – di violentare anche le nostre
donne, allora vuol dire che siamo alla frutta! E adesso, per completare
l’opera, si aprono le “porte”, così come farebbe una vecchia baldracca
di bassa lega di fronte ai suoi clienti, in modo tale da consentire a
questi mamelucchi il diritto di voto e di cittadinanza.
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