lunedì 21 agosto 2006

Allarme "Extracomunitario"

testo estrapolato da “il Giornale” odierno
 
Il buonismo sinistro di questo “governo” sarà il “cavallo di Troia” per l’emigrazione incontrollata. Sinceramente non se ne può più di essere esautorati da una “minoranza” di beduini e dai loro rappresentanti nel parlamento italiota. Si, perché di “mamelucchi” ne son pien le stanze dei partiti comunisti, dei pacifisti, dei terzomondisti, dei sindacati, della “Caritas” e finanche della Chiesa cattolica! Ormai, a parte i soliti perdigiorno, nessuno sogna il “comunismo”. Se si parla di comunismo a qualcuno che l’ha vissuto in prima persona, sulla propria pelle, si rischia di venire malmenati. Allora ecco pronta la soluzione: accogliamo questa massa amorfa di clandestini, non importa se troveranno un lavoro onesto oppure no, diamo loro piena cittadinanza e, soprattutto, facciamoli votare, diamo loro persino qualche scranno in parlamento… e il gioco è fatto. Gli immigrati, sicuramente, ci ringrazieranno. Questo è, in parole povere, il ragionamento di “bassa macelleria” che fanno i comunisti “radical-chic” come Bertinotti. In pratica, il comunismo all’amatriciana fa il gioco del capitalismo selvaggio, pur seguendo vie traverse. La sinistra tutta vuole far si che il suolo italico diventi un “porto franco” per tutti. Solo così potranno continuare a mantenere gli scranni caldi al Parlamento, solo così potranno finanziare i loro luridi “fogli di carta”(in barba al referendum sul finanziamento dei partiti), solo in questo modo potranno mantenere tutto l’ambaradan dello spreco legalizzato (inutili uffici di rappresentanza, elargizioni di cariche e consulenze onerose e dispendiose per tutti), solo così potranno contrastare il volere degli italiani! Questo gioco sporco viene condotto con la collaborazione silente delle varie “mafie”. Sono le “mafie” che reclutano i clandestini, che organizzano i “viaggi” e che, una volta sbarcati, li riceveranno procurandogli un “lavoro”, in piena sintonia con le organizzazioni malavitose locali. Detto questo è opportuno precisare che – data la situazione attuale – non si possono del tutto chiudere le frontiere. Nessuno con un po’ di sale in zucca lo pensa. La manovalanza serve, soprattutto quella a basso costo. Così avviene in tutto il mondo. E’ inutile essere ipocriti, facendo mostra di “buoni” sentimenti. Ed è giusto che gli italiani godano di privilegi, rispetto agli extracomunitari. Invece, qui in Italia, per uno strano caso di demenza collettiva frutto dell’ideologia buonista, si verifica l’esatto contrario: si forniscono aiuti per chi esce di galera; si cercano gli sponsor per questi “poveracci” ecc. Ma non si forniscono aiuti agli autoctoni, non si creano le condizioni affinché la disoccupazione torni entro livelli accettabili. Se poi consentiamo anche – attraverso una legislazione largamente permissiva – di violentare anche le nostre donne, allora vuol dire che siamo alla frutta! E adesso, per completare l’opera, si aprono le “porte”, così come farebbe una vecchia baldracca di bassa lega di fronte ai suoi clienti, in modo tale da consentire a questi mamelucchi il diritto di voto e di cittadinanza.

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