Banditi assaltano la banca ex direttore spara: un
morto. Una giovane donna viene strangolata in chiesa da un cingalese che preso
confessa. Fratello e sorella sono investiti da alcuni africani in stato
d'ubriachezza, extracomunitario aggredisce una minorenne a in discoteca a Milano
e un altro fa altrettanto in mezzo alla strada. A Chieti un algerino ha
violentato una ragazza. In provincia di Foggia un rumeno ha tentato di rapire
una bimba. Mi fermo qui, ma la lista sarebbe lunga. E' ovvio che l'Italia vive
un periodo difficile, un periodo dove i malviventi hanno la meglio: sono
compresi, aiutati, giustificati ecc. Mentre un cittadino normale potrebbe
passare un guaio serio se dovesse scegliere la via della difesa personale. Aveva
agito bene il precedente governo a dare l'opportunità di difendersi, senza
chiedere prima all'aggressore quale arma intendesse usare per commettere reato.
Eh si, perchè i nostri cari giudici
sostengono - in base al cirterio di uguaglianza, ormai presente in tutte le
salse - che deve esserci "parità" fra offesa e difesa. Come dire, se viene un
ladro a casa tua chiedigli prima quali sono le armi che ha a disposizione e,
soprattutto, quali intende usare. Siamo ormai alla fiera del ridicolo.
Berlusconi, seppure fuori tempo massimo, magari non senza il recondito scopo di
accaparrare il voto di commercianti e cittadini arrabbiati, aveva concesso un
certo riequilibrio delle forze. Ma dubito
che questo sistema di intrallazzi e buoni propositi (sarebbe ingeneroso
chiamarlo stato) abbia l'ardire di fare qualcosa di più per la nostra personale
incolumità e la sicurezza delle famiglie italiane.
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