domenica 20 agosto 2006

Incompatibilità totale

Il caso di Hina Saleem dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, l’estrema incompatibilità del mondo occidentale con quello orientale. Tutte le chiacchiere sull’integrazione dell’altro, del “diverso”, si sono sciolte come neve al sole. Del resto anche nell’Olanda “multietnica” si sono verificati episodi “incresciosi”, oltre che “inaspettati”. Non entrerò, dunque, nel merito della vicenda, ovvero delle cause che hanno spinto il padre della giovane pachistana all’insano gesto. Si, perché sarebbe tempo perso, inchiostro sprecato (se scrivessi ancora con la penna e il calamaio). Quasi tutti i pachistani intervistati sono concordi nel ritenere giusta la punizione che il padre ha inflitto – suo malgrado – alla figlia.  Ma per noi ciò è inconcepibile. E appunto in questo sta la misura dell’incompatibilità totale fra due modi di vedere la vita. Sono dunque inutili tutte le “indagini” psicologiche, sociologiche; sono inutili perché non potranno mai capire né comprendere un tale gesto. Di qui il fallimento dell’integrazione, del dialogo con l’altro; a meno che il “diverso” non abdichi la sua cultura in favore della nostra. E perché mai dovrebbe farlo? Perché qualcuno si è svegliato e ha detto che così dev’essere? Così è giusto? E se pure così fosse, devono essere loro a rendersene conto, non noi ad imporre la nostra “sicumera”.

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