domenica 21 febbraio 2010

Lucciole per lanterne

domenica, 21 febbraio 2010

"Italiani popolo di santi, poeti e di  navigatori..."
B.M.

Mussolini, in un discorso del 1935, all'inizio della conquista dell'Etiopia, parlando del popolo italiano, fece questa solenne affermazione. Oggi, dopo oltre dieci lustri, il detto andrebbe sicuramente aggiornato. E dire che esistono individui che osano accostare la figura immacolata del Duce, a quella dell'attuale capo del Governo. Una bestemmia vera e propria, che non conosce limiti alla decenza. Ora che la cloaca è stata nuovamente scoperchiata, il fetore aleggia su tutto lo stivale italico, una seria analisi si impone ad ogni onesto italiano (degli Italyoti me ne frego!!). La prima cosa che verrebbe da dire è questa: "Tangentopoli non è servita a nulla". In questa affermazione c'è sicuramente del vero poiché in quella operazione (scattata  sicuramente in ritardo e paradossalmente ad orologeria) venne escluso (o quasi) il più grande partito d'opposizione: il P.C.I. Negli anni successivi, Berlusconi ha fatto passare l'idea che le leggi andavano interpretate, la costituzione rivista e  che la corruzione fosse inevitabile. Sulla Costituzione sono ancora più drastico,  visto che essa ha visto la luce in un periodo storico dove l'obiettività non albergava più a Roma...Non è esattamente un film di cattivo gusto, ma quasi...E' un documentario della storia italiana, fatta d'intrallazzi, di poltrone, di corruzione e malversazioni. Prima, per molto di meno, si rischiava grosso. Ora, visto che il puzzo è diventato insopportabile (non a caso il MSI fece la sua campagna elettorale dopo mani pulite distribuendo "saponette"), si cerca di correre ai ripari. In realtà solo gli ingenui possono credere alla favoletta delle pene più severe per i corrotti.  La Corte dei Conti ha quantificato l'andazzo della corruzione  con numeri da capogiro:  ogni anno ci sarebbe stato un aumento esponenziale del fenomeno. Il guaio è che finanche due Giudici della Corte sono indagati, oltre ad un giudice Costituzionale e ad un Magistrato della Procura romana. Inoltre se prima si rubava per i partiti adesso, a causa di un individualismo esasperato,  si ruba per proprio conto.  Il guaio è che non esiste alcun freno morale a tale andazzo. Chi non segue la scia è un pirla, un buono a nulla. Ecco la triste verità!  Mussolini tentò di ridare dignità al Popolo italiano, senza perseguire politiche di interesse personale. Ecco la verità. Allora lo Stato era proprietario della moneta; adesso nemmeno l'Europa (altro ente creato ad hoc dalle banche) lo è!.  E chi fa indebiti paragoni fra il Duce, Benito Mussolini (Che Dio lo abbia in Gloria!) e Berlusconi scambia lucciole per lanterne!!
© Douglass

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